Sto sistemando il template, quindi potrebbe potrebbe risultare un po' sto
rto. Visto?

domenica 17 gennaio 2010

Come sputtanare un razzista in poche semplici mosse.

L'ipocrisia porta la società ad affinare la retorica per continuare a pensare e a dire quello che ha sempre pensato e detto. Come avevo già riportato in un altro post (seguendo un ragionamento di DFW), se il linguaggio, invece che mutare posteriormente ad un cambiamento culturale, muta indipendentemente da questo, in realtà non cambia il linguaggio, ma la retorica. Ovvero si continua a dire la stessa cosa, ma con parole diverse.

Superata l'introduzione ampollosa non mi resta che sputtanare, con un'analisi terra terra, una frase che si avvale dei meccanismi più consueti del politically correct:

Io non sono razzista, però gli zingari / i rumeni / i nigeriani / i venusiani [...]


Le due proposizioni sono coordinate da una congiunzione avversativa, che normalmente introduce un secondo dato inaspettato, in modo che entrambi mantengano la validità (Non ho fame, però ora vado a pranzo, se questa cosa la dicesse un gatto sarebbe ancora più inaspettata, ma questa è un'altra storia).
Fin qui tutto normale no? Peccato che un'avversativa può sovrapporsi ad un principale, introdurre un elemento secondo il senso comune inaspettato, ma non può negarla. Nel secondo esempio c'è dell'inaspettato, ma nessuna negazione (si può pranzare, essere obbligati a pranzare, senza per forza avere fame), nel primo la negazione c'è: io non sono razzista, ma distinguo i comportamenti basandomi sulla razza, ovvero io non sono razzista ma sto facendo un "ragionamento" (!) razzista.

Consiglio per chi sente questa frase: accendetevi una sigaretta, guardate divertiti l'interlocutore, spegnetela sul tallone dell'interlocutore, sussurrategli all'orecchio: "Attento, la sintassi ti controlla".

Consiglio per chi usa questa frase: siate più accorti e formalmente corretti, se non volete avere una sigaretta spenta sul tallone. Personalmente posso consigliarvi di usare frasi come:

Io non brucio i negri, però gli zingari volentieri.


Penso che i negri siano esseri umani come noi, però come schiavi fanno più comodo.


Prendere a fucilate un negro non è il mio hobby preferito, però lo pratico volentieri se poi continua a raccogliere pomodori. Altrimenti brucio campi rom, che tanto quelli li rubano i pomodori.

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