Sto sistemando il template, quindi potrebbe potrebbe risultare un po' sto
rto. Visto?

venerdì 4 dicembre 2009

Fabio Volo è uno scrittore di merda, diciamolo per favore.

Che Fabio Volo non sia uno scrittore penso ci sia totale accordo. Personaggio radiofonico e televisivo inventato da Claudio Cecchetto (ricordiamolo questo, una scoperta di Cecchetto è come un prodotto made in China, inevitabilmente tarocco) che poi, dandosi un'aria da intellettuale qualunque (ricordiamo pure qualunque), si è cimentato con la scrittura.

Quindi Fabio Volo non è uno scrittore, però vende. Vende tantissimo. Repubblica ci deve fare un articolo, per forza, è un fenomeno che non si può ignorare. L'articolo lo fa Edmondo Berselli.

Cervello di Berselli: "Questo vende tantissimo, è italiano, è di sinistra, è nato povero, odia vivere in Italia. Il libro fa schifo, però lui è uno di noi. Facciamo che mi tengo sul vago, descrivo il fenomeno con qualche ammiccata a quanto è un bravo ragazzo. Lui che dice? Che è un NON SCRITTORE? Bello! Uno che scrive ma non scrive? Ma è stupendo! Uno come noi, uno di noi, uno qualunque che scrive".

Questo meccanismo di giustificazione è schifoso, ma purtroppo in Italia è frequentissimo, ed è frequentissimo soprattutto a sinistra. Basta essere un po' di sinistra, un po' buonisti, un po' contro il razzismo, un po' ambientalisti, dire cose semplici, apprezzare le piccole cose, e sei dentro. Ed allora giù con i vari Fazio, Ligabue, Jovanotti, Celentano, Fiorello, Fabio Volo ecc.
Prendete Povia: deriso da tutti, giustamente, in quanto palesemente fondamentalista ed omofobo. Ma le altre canzoni potrebbero benissimo essere state scritte da Jovanotti, che però è bravo. Prendete Moccia: cos'ha oggettivamente in meno rispetto a Fabio Volo?

Usare "non scrittore" per definire uno che scrive male è sbagliato. Abilmente Berselli si tiene sul vago, non prende posizione esplicita sul libro, ma tra le righe non traspare certo una critica al libro ed allo scrittore. Alla fine però Berselli tutto fa tranne che descrivere e spiegare il fenomeno. Non ci dice perché un libro di merda ha successo, non ci dice perché è un libro di merda, non trova allarmante che un libro di Fabio Volo sia in testa alle classifiche, non prende posizione, lo giustifica e giustifica i suoi lettori:
Si potrebbe facilmente parlare di trash letterario o di grado zero della scrittura, se non fosse che invece funziona alla perfezione un "effetto specchio" verso il pubblico: qualsiasi lettore, completato il romanzo di Fabio Volo, si convince che quel libro avrebbe potuto scriverlo lui, provando le stesse sensazioni, avendo letto gli stessi libri, visti gli stessi film, amate più o meno le stesse donne, combattuto battaglie maschili con gli stessi amici della sera.
Addirittura nega che sia trash letterario e grado zero della scrittura, salvo poi dire la stessa cosa subito dopo. Se CHIUNQUE può scrivere quello che ha scritto Fabio Volo, non è grado zero della scrittura?
Chiamiamo le cose con il loro nome, non si può approvare il termine "non scrittore" per definire qualcuno che non è 'sto gran scrittore, però alla fine mica è male. Mi sembra buttarla un po' in caciara, mi sembra giustificare gente che se non fosse di sinistra non sarebbe nemmeno lontanamente considerata.

Edmondo! Dillo cazzo! Fabio Volo è uno scrittore di merda! Ripetilo con me! S-C-R-I-T-T-O-R-E-D-I-M-E-R-D-A!


1 commenti:

Unknown ha detto...

Dio, questo articolo è fantastico.

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