Sto sistemando il template, quindi potrebbe potrebbe risultare un po' sto
rto. Visto?

domenica 23 maggio 2010

Bird lives (post musical-retorico di cui non mi pentirò mai)

No, niente. E' che posso pure rimanere estasiato di fronte alla perfezione oggettiva di un Verdi, di un Mozart; posso esaltarmi, fomentarmi fino a voler spaccare tutto tra i Dillinger Escape Plan e gli Zu; posso cercare di recuperare i 60s con i Jefferson Airplane, i Grateful Dead, gli Who, o i 70s tra Led Zeppelin e Black Sabbath. Ma poi ascolto questo pezzo e penso che non troverò mai nulla del genere, mai. 
In questo pezzo Bird parte in ritardo, c'è il produttore che lo regge perché è gonfio d'eroina, e ne esce il più bel suono di sempre, un sax che ti ammazza, bellezza che ti spacca proprio lì, nel petto, e dopo non riesci più a fare un cazzo, solo a rimetterla su e farti ammazzare di nuovo. 

0 commenti:

Posta un commento